Sintomi

Inappetenza nell’Influenza

L’Inappetenza consiste in una diminuzione transitoria, più o meno intensa di appetito e del senso di fame.
Si distingue dall’anoressia, dove c’è una repulsione prolungata e pressoché totale per il cibo.

Molte sono le cause di inappetenza, ne elenco alcune:

  • Malattie Infettive, come causa principale
  • Insufficienza Cardiaca
  • Insufficienza Renale Cronica
  • Malattie Endocrine
  • Uso e abuso di alcune Droghe.


Direi che è impossibile elencarle tutte. Meno male che c’è il Web e chi è interessato ci può fare un giro.
Vorrei principalmente fare il punto sulla inappetenza che si ha nelle malattie infettive.
Tra queste la regina è l’Influenza che si presenta con 2 forme cliniche principali:

  • la forma Classica, che interessa il Apparato Respiratorio
  • la forma Gastrointestinale che interessa l’Apparato Digerente.


Si hanno anche forme miste che interessano entrambi gli Apparati: Respiratorio e Digerente.

Si tenga presente che: i virus possono colpire qualsiasi zona del nostro corpo.
Non abbiamo barriere che li possano contenere. Tuttavia ogni virus ha delle zone preferite su cui dirigere la propria azione infettante.
Naturalmente il tutto è caratterizzato da una ampia variabilità.
Per esempio l’influenza ha come tipici bersagli gli apparati Respiratorio e Digerente, tuttavia il virus si diffonde anche in altri apparati e per esempio è frequente che si abbia una epatite sub-clinica, talvolta con minimo rialzo delle transaminasi, talaltra con un aumento più importante di questi enzimi; a testimoniare un interessamento del fegato più consistente.
Oppure può capitare che un virus influenzale, per qualche ragione, diriga la propria azione infettante sul Pancreas. In questo caso si può uscire da una Influenza con un Diabete, senza prima aver avuto nessun sintomo premonitore, in quanto il danno si è totalmente realizzato in acuto.

Nell’Influenza è solitamente presente una perdita d’appetito. E questa è ancora più persistente e spesso associata a nausea o addirittura a vomito nelle forme intestinali.
Nelle malattie infettive e nell’Influenza in particolare sono principalmente 2 le cause di inappetenza:

  1. una è legata all’aggressione diretta del virus sugli organi bersaglio. Per questo nell’influenza gastrointestinale la perdita di appetito è maggiore che nella forma respiratoria.
  2. una è legata all’aumento importante di Citochine circolanti. Sono le sostanze che derivano principalmente dalla lotta tra l’agente infettante e gli anticorpi. Queste agiscono con molteplici meccanismi d’azione, anche direttamente sul centro della fame.


Nelle Citochine sono comprese una miriade di sostanze con azioni molto varie, complesse e importanti e ancora non del tutto conosciute o messe adeguatamente a fuoco.
Di fatto davanti alla fase acuta di un evento infettivo, specialmente se di una certa “virulenza”, il nostro organismo ha:

  • poca fame e poco bisogno di mangiare
  • molta sete e molto bisogno di bere



COSA FARE?


RIGUARDO AL MANGIARE

L’errore di gran lunga più comune è quello di sforzarsi di mangiare.
E’ diffusa la credenza popolare che più si mangia – più si è forti e così è più facile superare le malattie.
Questo era certamente vero quando le proteine, sia animali che vegetali, scarseggiavano; soprattutto in tempo di guerra. Adesso, per fortuna, sono alimenti di facile reperibilità, e speriamo che sia sempre così.
La migliore cosa da fare è rispettare le esigenze del nostro organismo.
Se non sentiamo di avere fame possiamo restare un giorno o due senza mangiare.
Non corriamo nessun pericolo, se non quello di stare meglio. Alleggeriamo il nostro organismo dal lavoro digestivo e lo lasciamo concentrarsi sul piano difensivo.

Se ci sforziamo di mangiare senza avere fame, soprattutto durante una Influenza a prevalenza Gastrointestinale:

  • peggioreremo la nostra nausea
  • fino ad arrivare addirittura a vomitare.


Quando ricominceremo ad avere un po’ d’appetito sarà bene evitare le grosse quantità e cercare di alzarsi da tavola con un po’ di fame. E riprendere in modo graduale le nostre abitudini.


RIGUARDO AL BERE

Nelle malattie infettive si perdono parecchi elettroliti e liquidi, sia per la diarrea, per la febbre e per il sudore.
E’ perciò importante reintegrare con bevande di nostro gradimento (ottime le spremute!) procedendo per quantità limitate: per esempio mezzo bicchiere ogni 15 – 30 minuti.
E’ importante non esagerare perché è soprattutto la quantità, di cibo o di liquidi, che in uno stomaco malato può scatenare nuova nausea o addirittura vomito.



IN SINTESI

La chiave è rispettare ciò che sentiamo dentro.
Non dobbiamo sforzarci di mangiare, se quando siamo influenzati non abbiamo fame.
Se la disappetenza persiste a lungo, anche oltre la malattia, allora è bene interpellare il medico.
Un organismo malato non vuol mangiare, ma avrà sempre bisogno di bere; cerchiamo di bere a piccole dosi ciò che ci invoglia.