Brividi
E’ un sintomo che spesso impressiona. Giungono relativamente spesso, soprattutto in inverno, chiamate di gente in ansia perché loro stessi o un familiare è in quel momento preda di brividi.
Quasi come se fosse una malattia a sé stante.
I brividi sono un segnale che qualcosa non va nella regolazione della temperatura corporea. Una distermia.
Possono essere accompagnati da “pelle d’oca“, cioè da una piloerezione che migliaia di anni fa doveva servire ad aumentare il cuscino di aria intorno al corpo, diminuendo la termodispersione.
I brividi consistono in un aumento dell’attività muscolare che contribuisce ad aumentare la temperatura corporea. Attraverso questo meccanismo il nostro corpo si difende dal freddo e da tutte quelle situazioni che determinano una diminuzione della sua temperatura.
Quasi sempre i brividi precedono l’arrivo della febbre e svaniscono appena
questa si è installata determinando un nuovo equilibrio termico.
Essi non hanno, necessariamente, implicazioni prognostiche negative.
Tra le malattie che li causano:
- Infezioni virali e batteriche
Influenza, Broncopolmonite, Meningite, Malaria, Erisipela, Herpes Zoster, Cistite, Nefrite e altre ancora. I brividi causati da infezioni dell’apparato urinario tendono ad essere particolarmente importanti. - Anemia Emolitica
- Ipotiroidismo
Cause psicologiche di brividi:
- Ansia (se derivante da una sola causa)
- Disturbo d’Ansia Generalizzato (se coinvolge più situazioni non legate fra loro)
- Paura
- Attacchi di Panico.
Direi che è quasi impossibile fare un elenco esaustivo.
Penso che i brividi legati alla paura e all’ansia (che è una sua parente stretta) abbiano il senso di far aumentare la temperatura corporea per due ragioni:
– preparare i muscoli per una eventuale azione improvvisa di lotta o fuga
– e concorrere a originare la sudorazione, che è finalizzata a rendere, in una eventuale lotta, la presa più difficile all’aggressore.
TERAPIA
Se il sospetto è quello di brividi influenzali non conviene fare nessuna terapia.
Si deve stare al caldo e aspettare che finiscano o che arrivi la febbre.
Se questa supera 38,5 allora si può prendere qualcosa per stare meglio come i cosiddetti antipiretici: Paracetamolo oppure i FANS (farmaci Antinfiammatori Non Steroidei).
Se i brividi ci sembra che siano eccessivi e (spesso) arrivano dopo qualche bruciore urinario, allora si può pensare a una infezione urinaria, in quel caso è bene rivolgersi al medico.
E’ consigliabile rivolgersi al medico anche se i brividi, seppure in forma lieve, si ripetono con una certa frequenza e senza sfociare in una ipertermia. In quel caso si può pensare ad un disturbo della Tiroide o altro disturbo di competenza Endocrinologica.